via Messina Marine 20, Palermo
L’ecomuseo Mare Memoria Viva si trova presso l’ex deposito locomotive di Sant’Erasmo, accanto la foce del fiume Oreto. Una ex stazione di fine ottocento, 1200 mq con giardino e spazi esterni, trasformata in museo multimediale co-gestito dall’Assessorato alla cultura del Comune di Palermo con CLAC.
Siamo sul mare ma il mare non si vede, nascosto tra colline artificiali, munnizza, palazzi e fabbriche dismesse in questa costa tormentata. Eppure poi ti investe di luce e la sagoma, perfetta, del Monte Pellegrino sta lì, promontorio più bello del mondo che consola e rassicura.
Il mare di Palermo si può ancora salvare e da questa convinzione e dalla passione e determinazione di CLAC e un gruppo di giovani lavoratori culturali, sostenuti dalla Fondazione CON IL SUD è nato il progetto.
Un ecomuseo è un museo del territorio che mette al centro la funzione sociale e la partecipazione della comunità, è un patto con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio . Mare Memoria Viva nasce da un lavoro di ricerca e comunità, sulla memoria e sul presente di Palermo e il suo mare.
I materiali dell’ecomuseo sono stati raccolti nei quartieri della fascia costiera della città, incontrando e intervistando gli abitanti e la gente di mare, mappando i luoghi significativi del territorio, raccogliendo storie, fotografie, video e ricette, organizzando attività e incontri in spazi pubblici e luoghi di aggregazione.
Questi materiali sono ora fruibili in exhibit interattivi all’interno di uno spazio che è luogo di aggregazione aperto e occasione di sperimentazione di un’inedita governance pubblico-privata con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo.
Via Bara all’Olivella, 2 – 90133 Palermo
Palazzo Branciforte nasce nel XVII sec come dimora di Nicolò Placido Branciforte Lanza conte di Raccuja. Nel 1801, il Governo propose alla famiglia Branciforte di concedere l’intero edificio al Senato Palermitano per farne la nuova sede del “Monte della Pietà per la Pignorazione”. Il Palazzo che fu dei Branciforte continuò, nonostante i danni subito dai bombardamenti della seconda guerra modniali, ad ospitare l’attività di credito su pegno di non preziosi fino a inizio degli anni ’80. Il 30 dicembre 2005, Palazzo Branciforte venne infine acquisito dalla Fondazione Banco di Sicilia.
Nel maggio 2012 il Palazzo, completamente restaurato nel suo splendore iniziale grazie al progetto di ripristino firmato dall’architetto Gae Aulenti, viene riaperto al pubblico come nuovo, importante polo culturale.